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intestazione

Priori

Ceccus Prior Radio-activus

Correva il 1983, anno buio di avversione alla Festa ed alla Goliardia. Unica matricola l’attuale avvocato Felice Venuto, che naturalmente fu trattato con il guanto di velluto.

Sindaco dell’allora paese, attualmente città (come vedete ne abbiamo fatta di strada), il nostro glorioso Potituccio Fattobene, il quale dovette sudare le fatidiche sette camice e far ricorso più volte ai suoi proverbiali "trentatre traini" per concedere al Priore l’uso della sala per la serata danzante.

Le iniziative delle Feriae, oltre ad una mostra di pittura, compresero anche un incontro dibattito sul tema del disagio giovanile che si tenne a poche ore dall’inizio della serata danzante. Puntualmente intervennero tutti gli “oppositori” ed inevitabilmente il discorso scivolo' sulla Festa della Matricola; si manifesto' cosi' l’intento di alcuni oppositori di operare azioni di disturbo all’inizio della serata. Tuttavia dai concitati discorsi degli oppositori il Priore intui' che forse vi era qualche spiraglio di trattativa: formulo' cosi' a tutti i presenti l’invito alla serata danzante argomentando che quella serata, motivazioni della Festa a parte, doveva essere per tutti uno dei pochi momenti di aggregazione generazionale nell’ambito della nostra piccola comunita', desiderosa di un momento di spensierata gaiezza; chiacchiere e politica a buon mercato forse avrebbero avuto miglior fortuna in altro momento ed in un’altra sede, ma non quella sera. Il Priore chiuse il dibattito ed andò dal barbiere, con qualche timore sulla possibile evoluzione in senso negativo della cosa. L’invito in verita' riscosse un discreto successo; infatti, due ore dopo, piu' di qualche oppositore si presento' alla serata danzante, in giacca e cravatta e con dama a seguito. I musici che allietarono la serata furono “I gatti blu” di Manfredonia. Le offerte raccolte durante la serata danzante furono devolute in favore di un’iniziativa promossa dalla Gazzetta del Mezzogiorno per l’acquisto di un acceleratore lineare, apparecchiatura che si usa in radioterapia per la cura dei tumori. La Consorteria Goliardica Ausculana pertanto figurò nell’elenco dei benefattori che fu pubblicato sulla  stessa Gazzetta.