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intestazione

Priori

Titus Prior Princeps Maximus Estensis

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Muovendo dall'assunto del prospettivismo nicciano, in virtu' del quale, non esistono fatti bensi' interpretazioni di fatti, credo che ogni Priore offra una originale e personale visione del fenomeno goliardico ascolano. Eppero' e' opportuno menzionare che esiste un minimo comune denominatore tra i Priori: la conservazione di una tradizione. Il mio priorato ha avuto un'imperativo categorico: l'emozione.

Suscitare un'emozione significa conservare e rispettare una tradizione. E credo che l'obbiettivo sia stato raggiunto. Questo lo dico con cognizione di causa in quanto ho potuto toccare con mano la commozione di molti Goliardi e Priori. Tutto questo mediante semplici e cordiali gesti di affetto e di stima che hanno fatto riemergere in molti quell'animus goliardicus appartenente al popolo goliarda tutto. Non posso dimenticare la forte commozione del compianto Basilio Tiso e del Generale Potito Genova allorquando tutta la Consorteria, con tanto di gonfalone, lo attendeva al Circolo dauno. Come non è possibile dimenticare il grande cantore e Priore Teuccio Di Nunzio che, rispolverando antiche canzoni di Ascoli goliardiche e non, ha allietato con la sua chitarra la cena del 31 ottobre. Per non parlare della massiccia presenza di Priori e Badesse che hanno partecipato alle cene, alla festa ed alle manifestazioni ludiche e culturali rendendoci onore e che mi sento di ringraziare e menzionare: Anguilano Claudio, Aspromonte Gennaro, Balzano Paolo, Benedetto Mauro, Canonico Francesco, Capozzi Carlo, Capuano Massimo, Ciarambino Antonio, D'Antuono Bruno, Di Muzio Giovanni, Di Nunzio Matteo, Di Reda Nicola, Gallo Biagio, Gallo Salvatore, Giannetta Pasquale, Iascone Antonio, Iascone Vincenzo, Moscato Salvatore, Musicco Domenico, Perfetto Franceso, Peruggino Valentina, Roccia Francesco, Sarcone Pina, Sarni Antonio Luciano, Simone Savino, Valvano Carlo. Non posso non menzionare l'archipoeta Potito Fattobene che, facendomi visita a casa, mi fece indirettamente accorgere della mancanza di una bottiglia di Civas e che era rimasto solo il cartone esposto. Il dottor Carlo Valvano eterno goliarda ma anche supporto medico. Il discorso commovente dell'onorevole Paolo Agostinacchio a cui e' stato consegnato, durante la cena del 27 un premio consistente una raffigurazione goliardica dei grifoni disegnata dall'anziana Sara Ripandelli. Il meraviglioso abbraccio con il compianto Potito Mele che per motivazioni personali mi disse che non poteva venire alla festa. Ma ogni Priore ha bisogno delle sue matricole: Michele Aspromonte, Aurelio Di Nunzio, Simone Parlante, Sara Porrari e Davide Santoro. Ordinate, ironiche e mai maleducate con il loro sacco di iuta, omogeneo per tutti, sono state un valore aggiunto. L'aspetto culturale della goliardia non è stato tralasciato. Infatti è stata organizzata una bella conferenza sui Grifoni il cui coordinatore (Gallo Salvatore) è ruiscito ad abbinare storia, musica, poesia e teatro in una sola serata. Difatti durante tutto l'escursus storico relativo alla figura dei grifoni nel panorama mondiale, il pubblico era allietato con versi recitati da alcuni anziani (Anguilano Daniela, Brattoli Pia ,Loporchio Nazario) con il sottofondo di un magnifico pianoforte a coda suonato dall'anziana Infante Eleonora. Anche io ho recitato dei versi di Dante nella predetta conferenza e mi sono divertito a punzecchiare il fagiolo poeta Antonio D'Adamo protagonista della serata. A seguito di essa, il Sindaco durante la consegna delle chiavi, ha nominato la Consorteria Goliardica Ausculana custode e divulgatrice dei Grifoni ascolani. In quell'occasione e' stato consegnato il premio grifonissima al Primo Cittadino. Le altre manifestazioni hanno seguito lo stile "Luigi quattordici": reiterati spari di fuochi pirotecnici in varie zone della Città, utilizzo di un cavallo (tragitto verso il comune per la consegna delle chiavi),la fiat barchetta (per 31 ottobre), una macchina scorta con lampeggiante, etc. Per la prima volta e' stato utilizzato un impianto steriofonico da piazza per il processo che grazie alla musica epica ha dato un tocco di teatralita' alla funzione, e grazie anche alle matricole a cui era stato legato un palo dietro la schiena. In quell'occasione la consorteria si è diretta nella piazza con gonfalone paliotto e "sedia gestatoria" fatta da alcuni ragazzi di buona volonta' (ex banda motori). Ovviamente molti anziani e non hanno dovuto faticare nel portarmi. Particolare e' stata la processione del cintrone in una giornata con un Ascoli un po' deserta per via di una forte concentrazione di manifestazioni. Per cercare di ovviare a tale situazione e' stata fatta una lunga processione per le vie principali del paese terminata con la celebrazione della messa goliardica davanti alla fontane e l'accensione del cintrone in via Santa Maria del Popolo. Gradevole, perche' non faticosa, e' stata la festa di Natale organizzata presso la Palestra Comunale ed avente come direttore artistico il Priore ad onorem Francesco Roccia. Ed infine la festa iniziata per la prima volta presso la fontana davanti al bar con l'accensione di fuochi pirotecnici, brindisi a base di prosecco e campari sfilata attorno la fontana con sottofondo musicale del grande Ludovico Van Beethowen, sfilata con le macchine per le vie della città. Ovviamente la macchina del priore era munita di autista e di accompagnatrice. Davanti la macchina vi era apposita macchina di scorta con lampeggiante che ha condotto tutti presso la villa Faragola in cui si è svolta la festa usque ad cantum vicci con tanto di quadriglia organizzata dopo tantissimi anni dal Grande Mimì Iascone, della processione dei goliardi interna ed esterna a seguito della quale è avvenuto lo sparo dei fuochi con sottofondo musicale e taglio di una meravigliosa torta fatta da mia Zia Gilda che ringrazio perchè degna allieva di Baddy Balastro. La particolarità della torta risiedeva nella stampa del biglietto d'invito (particolare anche quello dapiochè aveva un supporto in legno per poter essere appeso come un quadretto e che vedo in molti locali e case ancora oggi).Spero di non essere stato troppo prolisso. Mi concedo dicendo che chi ha partecipato e' entrato nella storia della goliardia ascolana. Dopo il mio Priorato niente è stato più come prima e di questo ne sono orgoglioso e contento. Orestus

P.S. Ringrazio il mio Priore Roccus Prior Semper Pius per tutto il supporto stereofonico e goliardico