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intestazione

Priori

Teus Prior Euterpinus

Questo Priore cerco' di organizzare delle Feriae veramente tradizionali, a cominciare dalla "depilatio pilorum", ovvero il taglio dei capelli delle matricole durante il processo. Nel corso di tutte le manifestazioni fu messa in servizio la “polizia universitaria” composta da tutti i diplomanti che manifestavano l’intenzione di diventare matricole per l'anno successivo.

Narcissus Prior

L’unico dato di cui si dispone, dal momento che questo Priore e' spesso in giro per il mondo, e' che matricola dell’anno fu Roberto Perfetto in qualita' di “ripetente”.

Michael semper Tisus Prior

 

Quest’anno fu il primo che vide la serata conclusiva svolgersi nei locali della Scuola Media Statale “Mons. Vittorio Consigliere”.

Jennarus Prior Aspermontanus

 

Matricole dell’anno furono Mario Vigilante, Tonio Di Nunzio, Pio Ragazzo, Michele De Girolamo e Franco Pescatore. Si sa, comunque, che continuo' la tradizione del conferimento di un riconoscimento per meriti goliardici a Potito Giandonato.

Roberto Prior semper Perfectus

Di questa edizione abbiamo notizia di una bella ed originale manifestazione esterna, infatti, la consegna delle chiavi della città fu fatta in pompa magna, con il Priore seduto su di un calesse trainato dalle matricole vestite con abiti d’epoca rinascimentale. La serata conclusiva, per qualche spiacevole episodio, forse non è stata fra le più riuscite, poiché, “allietata” da una band che si esibiva con brani rock.

Furono matricole Francesco Perfetto, Tonio di Nunzio, Paolo Moscato e Franco Pescatore.

Giannius Prior semper Longus

Con questa edizione si entra nella storia recente. Ricordiamo una bella serata danzante, sicuramente una delle più riuscite dell’ultimo decennio. Questa edizione fu una delle ultime svoltasi nelle sale del Municipio del paese.

>Matricole dell’anno furono Nino Pedarra, Patrizio Padrone e Donato Caione.

Marius Prior Innominatus

E’ questo l’anno del post-terremoto. Nonostante le comprensibili difficoltà nell’organizzazione complessiva della festa si ebbe un buon riscontro di matricole: Rino Brescia, Tonio Ciarambino, Leo De Carolis, Franco Chieco (il quale sarà il barbiere ufficiale delle matricole almeno fino al 1984), Vincenzo PortaNova (recupero anno precedente), Gerardo Infante (recupero anno precedente), Bruno D’Antuono (recupero anno precedente), Biagino Gallo (recupero anno precedente).

Particolare di quell’anno fu la sfilata del Priore a cavall’ a’ lù ciucc’ d’ Carmunucc (condotto da Cecco Perfetto, Paolo Cammarosano e Gennaro Aspromonte). Un altro episodio da ricordare e' il risarcimento per un abito da sposa colpito da un uovo volato all’interno della lavanderia “Bruno” mentre una matricola apriva la porta per trovarvi rifugio.

Durante la serata conclusiva fu premiato, per la sua originalità, il Prof. Cosimo Tiso, valido artista contemporaneo. 

Fu l'anno della ricostruzione degli edifici danneggiati dal terremoto, ma anche l'anno della gran voglia di ripartecipazione: abbondanti e numerosi furono i “baccanalìa maxima”.

Le foto di quell’anno sono poche a causa di un singolare episodio che colpi' il Priore: tutte le foto con i relativi negativi, portati sempre in macchina a causa delle innumerevoli richieste di copie, vennero perse in seguito al furto della sua Fiat Ritmo.

Ceccus Prior Radio-activus

Correva il 1983, anno buio di avversione alla Festa ed alla Goliardia. Unica matricola l’attuale avvocato Felice Venuto, che naturalmente fu trattato con il guanto di velluto.

Sindaco dell’allora paese, attualmente città (come vedete ne abbiamo fatta di strada), il nostro glorioso Potituccio Fattobene, il quale dovette sudare le fatidiche sette camice e far ricorso più volte ai suoi proverbiali "trentatre traini" per concedere al Priore l’uso della sala per la serata danzante.

Le iniziative delle Feriae, oltre ad una mostra di pittura, compresero anche un incontro dibattito sul tema del disagio giovanile che si tenne a poche ore dall’inizio della serata danzante. Puntualmente intervennero tutti gli “oppositori” ed inevitabilmente il discorso scivolo' sulla Festa della Matricola; si manifesto' cosi' l’intento di alcuni oppositori di operare azioni di disturbo all’inizio della serata. Tuttavia dai concitati discorsi degli oppositori il Priore intui' che forse vi era qualche spiraglio di trattativa: formulo' cosi' a tutti i presenti l’invito alla serata danzante argomentando che quella serata, motivazioni della Festa a parte, doveva essere per tutti uno dei pochi momenti di aggregazione generazionale nell’ambito della nostra piccola comunita', desiderosa di un momento di spensierata gaiezza; chiacchiere e politica a buon mercato forse avrebbero avuto miglior fortuna in altro momento ed in un’altra sede, ma non quella sera. Il Priore chiuse il dibattito ed andò dal barbiere, con qualche timore sulla possibile evoluzione in senso negativo della cosa. L’invito in verita' riscosse un discreto successo; infatti, due ore dopo, piu' di qualche oppositore si presento' alla serata danzante, in giacca e cravatta e con dama a seguito. I musici che allietarono la serata furono “I gatti blu” di Manfredonia. Le offerte raccolte durante la serata danzante furono devolute in favore di un’iniziativa promossa dalla Gazzetta del Mezzogiorno per l’acquisto di un acceleratore lineare, apparecchiatura che si usa in radioterapia per la cura dei tumori. La Consorteria Goliardica Ausculana pertanto figurò nell’elenco dei benefattori che fu pubblicato sulla  stessa Gazzetta.

Niño Prior semper Immorales

Quest’anno e' indiscutibilmente marchiato a fuoco dall’ingresso contemporaneo nella Consorteria Goliardica di ben sei matricole che nel bene e nel male hanno con  la loro presenza (o assenza) ravvivato le vicende del passato prossimo e, per quanto ci e' dato sapere, non hanno intenzione di uscire tanto presto di scena.

Un simpatico aneddoto di questo anno vide, durante la serata conclusiva, il Priore avente intenzione di premiare il goliarda Paolo Agostinacchio, ma il premio non fu mai recapitato a causa di una colossale sbornia presa dal Priore.

I nomi delle sei matricole erano Mauro Benedetto, Peppino Capuano, Antonio Iascone, Filippo Massimo, Leo Valle dell’Olmo, Savino Simone e Franco Petronio.